QUARESIMA DI FRATERNITÀ 2023
La Diocesi di Torino promuove - dal 1963 - la "Quaresima di Fraternità con il Terzo Mondo".
La solidarietà si traduce propriamente in fraternità quando a praticarla sono dei credenti in Cristo. Per questo la Chiesa diocesana di Torino si occupa del Sud del mondo e delle sue potenzialità, dei suoi abitanti e del loro problemi, con lo spirito di chi si sente fratello.
La solidarietà è cosa buona che fa crescere rapporti di scambio, riequilibra le ingiustizie. La fratellanza è la condivisione che giunge alla donazione senza alcuna contropartita, perché ci fa riconoscere reciprocamente figli di un unico Dio.
La fraternità è anche il primo elemento di manifestazione di una comunità di fede: Paolo l’apostolo fu illuminato dai suoi ricordi e della sua riflessione, che lo portarono a incontrare il Cristo. Ma divenne testimone instancabile dopo che fu accolto nella comunità come fratello, non più temuto.
Risiede qui il legame fra le azioni concrete di condivisione e il fatto che le compiamo come effetto della comunione nella Chiesa. Buone tutte le iniziative, le campagne, le maratone televisive che illuminano la nostra consapevolezza di risiedere nella “parte ricca” e ci chiedono di cooperare a un progetto o a un insieme di progetti. Ma ai credenti è chiesto di fare un passo oltre: cambiar vita per non generare la povertà di altri. Per questo la nostra fraternità trova il suo apice nel tempo di Quaresima.
I PROGETTI CHE SOSTENIAMO COME COMUNITÀ DI POZZO STRADA
FONDAZIONE AMREF HEALTH AFRICA ONLUS - COMITATO COLLABORAZIONE MEDICA CCM
HEAL - Salute Integrata: uomo, ambiente, animali, economia.
ENTE BENEFICIARIO DEL PROGETTO
Fondazione Amref Health Africa Onlus - Comitato Collaborazione Medica CCM (in breve Amref-CCM). La fondazione è il risultato di un percorso di fusione per integrazione tra Amref Health Africa Onlus e Comitato Collaborazione Medica CCM, con efficacia dal 10 dicembre 2020. Dal 1 aprile 2021, è efficace anche l’alleanza tra la Fondazione e CIAI - Centro Italiano Aiuti all'Infanzia, per rafforzare l’impatto dei progetti in corso in Africa e mettere al centro il benessere dei bambini beneficiari.
Nata in Kenya nel 1957, Amref Health Africa rappresenta la più grande organizzazione sanitaria non-profit attiva in Africa e lavora per aumentare e rendere sostenibile l'accesso alla salute per le comunità africane, attraverso la formazione di personale sanitario, investimenti in salute pubblica e una più estesa fornitura di servizi innovativi.
Da oltre 60 anni presta soccorso sanitario agli abitanti delle aree più remote del continente grazie ai "Dottori Volanti", sempre in volo per l’Africa sub-sahariana a bordo di piccoli aerei equipaggiati come ambulanze. Raggiungiamo ogni anno oltre 10 milioni di persone attraverso:
- la collaborazione degli operatori di comunità esperti su tematiche igienico-sanitarie
- gli outreach dei medici specialisti presso le aree più remote del continente le attività svolte all’interno delle strutture sanitarie gestite nei Paesi, con il lavoro del personale sanitario formato
- il supporto delle nuove tecnologie, con cui diffondiamo messaggi fondamentali per la tutela della salute.
La rete internazionale di Amref è oggi attiva in 35 Paesi africani con più di 130 progetti di promozione della salute. Oltre agli uffici nazionali e regionali in Africa, Amref possiede 11 sedi in Europa, Stati Uniti e Canada, impegnate in attività di sensibilizzazione, advocacy e raccolta fondi. In Italia è attiva dal 1987.
Grazie alle fusioni e alleanze portate avanti negli ultimi 2 anni, Amref ha sviluppato le sue attività istituzionali di cooperazione allo sviluppo, raggiungendo un totale di oltre 172 progetti, volti a migliorare le condizioni igienico sanitarie, sociali, economiche e ambientali delle popolazioni in Kenya, Etiopia, Sud Sudan, Uganda, Senegal, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Malawi, Zambia e Italia.
Attraverso 4 aree di intervento - acqua e igiene, tutela dell’infanzia, diritti e salute delle donne, salute e formazione sanitaria - coinvolge come protagonisti del cambiamento i beneficiari stessi degli interventi: il 97% del personale che lavora con Amref in Africa è africano.
Perché siano gli Africani, ogni giorno, a prendersi cura dell’Africa.